Business Plan: cos’è, a cosa serve e come si scrive

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Business Plan: cos’è, a cosa serve e come si scrive

Senza un piano non v’è strada da seguire.

Vuoi che la tua azienda o che la tua idea imprenditoriale abbia successo e/o possa accedere a nuovi finanziamenti? Bene, devi cominciare dal tuo Business Plan. In questo post ti spiegherò cos’è, quali sono le sue funzioni e come redigere un Business Plan efficace.

 

Cos’è il Business Plan

Il Business Plan o piano economico-finanziario è un documento di comunicazione interna ed esterna dell’azienda che descrive di che cosa hai bisogno, di quanto tempo necessiti e quanti soldi ti servono per realizzare il tuo Business Model, ovvero in che modo la tua azienda crea, fornisce e acquista valore. Il Business Model, in concreto, si sostanzia di questi elementi: valore prodotto, clienti, canali, relazioni, risorse, costi sostenuti, attività necessarie e ricavi.

Il Business Plan, quindi, illustra le strategie con cui l’azienda vorrà perseguire l’incremento di valore e ottenere ricavi e quali azioni concrete metterà in pratica. Il piano economico-finanziario, infatti, sintetizza:

  • la business idea, ovvero l’idea imprenditoriale, il suo oggetto e le sue caratteristiche;
  • i punti di forza della business idea;
  • i possibili rischi di mercato che la business idea può incontrare;
  • le strategie e le azioni da attuare;
  • il tempo necessario per realizzare strategie e azioni;
  • il budget richiesto.

Il Business Plan, solitamente, è un documento prospettico riferito ad un periodo di 3-5 anni, per questo è in costante e periodica evoluzione, poiché nel tempo mutano le condizioni in cui l’azienda opera e poiché è necessario aggiornarlo secondo i risultati economici e finanziari raggiunti dall’azienda, adeguandovi strategie e azioni.

 

[bctt tweet=”Cos’è il Business plan?” username=”@GiuseppeP_Gallo”]

 

Quali sono le funzioni del Business Plan

Un Business Plan ha 3 funzioni e obiettivi principali:

  • una funzione di comunicazione interna. Il Business Plan stabilisce la business idea, delinea le strategie da seguire, le azioni da realizzare per apportare valore all’azienda e ottenere utili. Quindi, il Business Plan è un documento che riassume la pianificazione aziendale e le attività di gestione;
  • una funzione di comunicazione esterna. Il Business Plan è lo strumento di cui hai bisogno per illustrare il tuo progetto imprenditoriale o la tua azienda a terze parti, anche per richiedere l’accesso a finanziamenti;
  • una funzione di verifica. Tale funzione si esplica sia nella fase preliminare dell’attività sia durante il suo svolgimento. Il Business Plan, infatti, è uno studio di fattibilità che ti permette di capire se la tua idea imprenditoriale può funzionare, valutandone i punti di forza e quelli di debolezza. Nella fase successiva, il piano economico-finanziario ti permette poi di verificare le tue performance aziendali con cadenza periodica e costante, così da adeguare strategie e azioni.

 

[bctt tweet=”Le 3 funzioni del Business Plan” username=”@GiuseppeP_Gallo”]

 

 

Come si scrive il Business Plan

Premesso che non esistono schemi o regole precise per redigere un Business Plan, affinché possa essere funzionale, efficace, comprensibile e convincente un Business Plan dovrebbe comprendere specifiche sezioni e dovrebbe dettagliare determinati elementi. In ogni caso, deve essere scritto con precisione e puntualità e deve essere ben organizzato. E, ancora, il linguaggio deve essere facilmente comprensibile e le informazioni devono essere dettagliate ma mai superflue. In questo modo il tuo Business Plan sarà facilmente comprensibile da tutti gli interlocutori a cui è rivolto.

[bctt tweet=”Business Plan: ecco come redigerlo” username=”@GiuseppeP_Gallo”]

In particolare, da un punto di vista più tecnico e didattico, un Business Plan completo e efficace si compone di alcune importanti sezioni e di due macro-aree. Le macro-aree sono così distinguibili:

  1. una parte descrittiva, che descrive l’azienda e ne fornisce un’idea generale. Qui dovrai descrivere l’idea imprenditoriale, i prodotti e/o i servizi offerti, gli obiettivi dell’azienda, i suoi core values, le analisi e gli studi del settore di appartenenza, l’analisi della concorrenza, i punti di forza del tuo progetto, i possibili rischi e pericoli e come affrontarli. Qui dovrà descrivere il tuo piano strategico e operativo;
  2. una parte economico-finanziaria, in cui dovrai indicare e raccontare i dati, le analisi e i prospetti che forniranno concretezza alla tua idea e che aiuteranno i lettori del Business Plan a valutare la fattibilità e l’utilità della tua business idea, oltre che i possibili sviluppi futuri.

 

Ed ora scendiamo nel particolare. Il Business Plan deve comporsi di sezioni specifiche e ben descritte:

#1. Executive Summary

La prima sezione del Business Plan è l’Executive Summary, una descrizione riassuntiva di quello che sarà il contenuto del documento, ovvero una sintesi dell’idea imprenditoriale, del progetto alla base, dei suoi obiettivi, delle strategie e delle azioni da compiere, dei costi da sopportare, delle risorse e dei finanziamenti necessari e delle tempistiche previste.

Questa parte introduttiva dovrà contenere la giusta dose di informazioni: non troppe ma neppure troppo poche, nulla di superficiale ma tutto di esaustivo. L’Executive Summary non deve essere eccessivamente lungo (in generale la lunghezza consigliata è di una o due pagine), deve essere convincente, autorevole, deve invogliare alla lettura e deve essere espresso con chiarezza e convinzione

 

#2. La presentazione dell’azienda e della business idea

Questa sezione sarà dedicata alla descrizione della tua azienda e della business idea. In particolare, qui dovrai indicare la ragione sociale dell’impresa, quando è nata, in quale settore e in quale mercato opera, quali prodotti o servizi offre, qual è il target di riferimento. E, ancora, qui sarà importante raccontare la struttura societaria, l’organizzazione dei ruoli, la ripartizione dei compiti e delle mansioni, la gestione e il coordinamento interno e le prospettive per il futuro.

Altre informazioni che è importante inserire sono le eventuali modifiche dell’assetto societario, eventi del passato che posso essere significativi, i progetti realizzati, l’attuale situazione economico-finanziaria, i successi e i risultati ottenuti. Nel caso la tua sia una start-up dovrai descrivere in modo preciso il progetto in corso, il suo sviluppo e le possibili evoluzioni future.

 

#3. Il programma proposto per il finanziamento

Nel caso in cui il tuo Business Plan debba raggiungere e convincere i finanziatori della tua idea, in questa sezione dovrai descrivere quali obiettivi intendi raggiungere, quali sono le ragioni di business che ti hanno indotto a richiede il finanziamento, quali sono i tuoi programmi, quali le varie fasi del tuo piano, quali le spese preventivate e quali i risultati e i ricavi che prevedi di conseguire proprio sfruttando i finanziamenti richiesti.

 

#4. La presentazione dei prodotti e/o dei servizi

Questa è la sezione del Business Plan in cui dovrai raccontare e descrivere il tuo prodotto e/o i servizi che offri. Dovrai parlare delle loro caratteristiche fisiche, del modo in cui soddisfa i bisogni e i desideri del target di riferimento, dei vantaggi che può garantire e delle qualità differenzianti rispetto ai competitors.

 

#5. L’impatto ambientale

In questa sezione dovrai specificare quali obblighi in materia ambientale sono previsti dalle normative vigenti, quali doveri la tua azienda deve assolvere, quali autorizzazioni e/o certificazioni hai acquisito o devi acquisire e tutte le iniziative e le accortezze adottate per proteggere l’ambiente in cui l’azienda opera, ovvero il risparmio delle risorse idriche, termiche, acustiche ed energetiche dell’immobile in cui opera la tua azienda.

 

#6. L’analisi di mercato e il piano di marketing

In questa sezione devi descrivere il posizionamento competitivo della tua azienda, attraverso l’analisi di mercato, e il piano di marketing.

La fattibilità di una business idea e la possibilità per l’azienda di creare valore si sostanzia e comincia da un’attenta analisi del mercato di riferimento, che ti permetterà di individuare il tipo di domanda e le sue caratteristiche, quali sono i tuoi competitors e in che modo puoi distinguerti da loro, quali sono le peculiarità del tuo settore di riferimento, quali le opportunità del mercato che puoi sfruttare e quali le minacce che devi evitare o che devi esser pronto ad affrontare. Qui, inoltre, dovrai definire i rapporti con i fornitori e con i distributori, i canali di approvvigionamento, i canali di distribuzione e le previsioni di vendita.

Nel piano di marketing, invece, dovrai definire le strategie, le tecniche e gli strumenti del marketing mix con cui intendi soddisfare la domanda di mercato e il tuo target di riferimento e come intendi sfruttare il tuo vantaggio competitivo.

 

#7. Il piano operativo e l’organizzazione aziendale

Questa è la sezione del Business Plan in cui descrivi il processo produttivo della tua azienda, il modo in cui è organizzata, come ripartisci il lavoro e le mansioni, quali sono le gerarchie aziendali, le tecniche con cui produci la tua offerta, in che modo ti approvvigioni delle materie prime, attraverso quali canali distribuisci il prodotto finito, le politiche che adotti con i fornitori e i distributori, come intendi ripartire gli investimenti futuri

 

#8. Il piano finanziario e le risorse di finanziamento

Il piano finanziario è un documento che riassume 5 anni di attività della tua azienda e che ne specifica le risorse economiche con cui intendi svilupparla.

Nel piano finanziario dovrai indicare:

  • il conto economico, un documento che contiene i ricavi conseguiti e i costi totali (la somma dei costi fissi e dei costi variabili) che l’azienda ha sostenuto in un determinato periodo di tempo e pone in risalto il risultato economico dell’esercizio, ovvero l’utile o la perdita che l’azienda ha conseguito;
  • lo stato patrimoniale, ovvero il prospetto che illustra la composizione del capitale sociale (quante e quali sono le attività, quante e quali le passività e il patrimonio netto), le fonti dei capitali e per cosa saranno utilizzati;
  • il cash flow, ovvero il flusso di cassa.

 

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