Le convinzioni: limite o potenza?

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Le convinzioni: limite o potenza?

Frequentavo il quinto liceo e mi preparavo agli esami di maturità quando ebbi una vivace quanto interessante discussione con mio padre riguardo all’ideale dell’Ostrica che a Giovanni Verga ispirò il romanzo I Malavoglia ma anche alcune novelle precedenti. Immerso in una visione limitante e poco incoraggiante della vita, Verga sosteneva che i deboli (che l’autore identificava con i poveri dell’epoca, ovvero i contadini, i braccianti, i pescatori) dovevano rimanere legati ai valori della famiglia, al lavoro, alle antiche tradizioni, perché solo in questo modo, aggrappandosi a queste certezze, avrebbero evitato che il pesce vorace, ovvero il mondo, li divorasse. Insomma, nell’ideale di Verga, come l’ostrica vive al sicuro finché resta ben avvinghiata allo scoglio su cui è nata, così l’uomo vive sicuro e protetto fino a quando non comincia a provare il desiderio del cambiamento, del miglioramento.

Una visione limitante della vita, forse più comoda che necessaria. Già, perché se è vero che il cambiamento ci espone al rischio, è altrettanto vero che è il solo modo per crescere, per progredire, per migliorare, per avere successo e per realizzare i nostri desideri. E non c’è nulla di irrealistico in quel che ti sto dicendo. Già, perché è proprio la psicologia che incide per l’85% sulla possibilità di successo o di fallimento dei nostri progetti. Sei tu a decidere. Sono le tue convinzioni a spingerti verso il basso oppure a trovare il modo per spiccare il volo. Perché? Te lo spiego subito. Seguimi!

 

Cosa sono le convinzioni

Le convinzioni non sono realtà concretamente esistenti, ma diventano reali quando decidiamo che così debba essere. Le nostre convinzioni o credenze definiscono il nostro modo di pensare, il nostro stato d’animo, le nostre emozioni e, di conseguenza, incidono sulle nostre azioni e sulla nostra vita. Le convinzioni, quindi, lungi dall’essere verità assoluta come pure spesso crediamo, esercitano su di noi un enorme potere, determinano il nostro presente e il nostro futuro.

Perché le convinzioni si radicano così prepotentemente nel nostro cervello? Perché in quel modo sono state concepite dalla nostra famiglia, dalla scuola, dalle persone che frequentiamo e, in generale dall’ambiente in cui viviamo e in quel modo sono state da noi metabolizzate. Tuttavia, questo non significa che si tratti di convinzioni giuste o adeguate o che queste credenze non possano essere modificate.

Le convinzioni, in particolare, possono essere di due tipi:

  1. le convinzioni limitanti, che limitano o bloccano la nostra crescita, impedendoci di progredire, di sognare e poi di realizzare. Dunque, impedendoci di vivere felici;
  2. le convinzioni potenzianti, che invece ci inducono alla crescita e allo sviluppo, al miglioramento continuo, al successo e all’azione. Dunque, alla felicità.

Vuoi realizzare i tuoi desideri? Vuoi cambiare vita? Vuoi avere successo? Vuoi concretizzare i tuoi progetti? Bene, munisciti di convinzioni potenzianti!

Il meccanismo psicologico alla base è semplice da esprimere il parole, meno da realizzare nei fatti: se i tuoi pensieri saranno dominati da una convinzione limitante, allora difficilmente potrai crescere o cambiare vita. Ma se i tuoi pensieri saranno pervasi da credenze potenziati, allora potrai ottenere quel che desideri. Davvero tutto quel che desideri. Perciò, prima ti convinci che tutto quel ti accade dipende da te e prima vivrai la vita che desideri.

 

Le convinzioni limitanti

Mi basta quello che ho. E’ forse, tra le convinzioni limitanti, la peggiore perché ti immobilizza in uno stato di stasi sterile e inerte. Questo tipo di convinzione può nascere da due atteggiamenti psicologici differenti ed entrambi dannosi.

In un primo caso a pensarlo sono persone che hanno paura del miglioramento e sono rassegnate all’impossibilità del cambiamento. Si tratta di quei deboli che Verga raccontava come bisognosi di certezze e di sicurezze nel suo ideale dell’ostrica, condannati a un destino impietoso. E’ questa una condizione di immobilismo che porta all’infelicità se non si ha la capacità di capire che queste convinzioni sono tali solo perché noi le pensiamo e le rendiamo tali, limitandoci e privandoci dei nostri desideri. Queste persone sono prive di stimoli e di visione e probabilmente neppure si domandano sul futuro o su cosa potrebbe accadere se un evento spiacevole (la perdita del lavoro, ad esempio) o piacevole (un business di successo, ad esempio) sconvolgesse le loro vite. Ecco, la convinzione limitante mi basta quello che ho li rassegna a vivere dignitosamente il proprio destino, precludendosi, piaceri, sogni e progetti che queste persone pensano possano appartenere solo a pochi fortunati.

In un secondo caso a essere convinti di questa credenza limitante sono le persone che vorrebbero fare, crescere, migliorare ma che decidono di non riuscirci per diverse ragioni. La differenza rispetto al primo gruppo di persone sta nel fatto che nel primo caso questi limiti depotenzianti sono accettati con rassegnazione, mentre in questo secondo caso generano spesso sentimenti di invidia, di risentimento e di gelosia, generati dalla frustrazione che si prova. A ben pensarci, mi torna alla mente la favola del poeta greco Esopo, La volpe e l’uva,

Una volpe affamata, come vide dei grappoli d’uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: «Sono acerbi». Così anche alcuni tra gli uomini, che per incapacità non riescono a superare le difficoltà, accusano le circostanze.

Non riesci a ottenere qualcosa? non accusare, gli altri, l’ambiente, le opportunità né le circostanze. La colpa è solo tua. 

 

Altri esempi di convinzioni limitanti

Altri esempi di convinzioni limitanti sono:

  • Sono incapace, sono un fallito;
  • questo è un periodo di crisi;
  • sono una donna;
  • sono un uomo;
  • ormai sono troppo vecchio;
  • ora sono troppo giovane;
  • chi si accontenta gode;
  • io sono fatto così;
  • non sono all’altezza della situazione;
  • non merito la felicità.

convinzioni potenziantiLe convinzioni potenzianti

Le convinzioni potenziati, al contrario, sono il forziere da cui attingere le risorse della felicità, sono capaci di spingerti all’azione, al fare, al cambiamento e al miglioramento. E proprio questo atteggiamento nei confronti della vita potrà condurti verso la realizzazione di te, dei tuoi desideri, dei tuoi sogni.

Esempi di convinzioni potenzianti sono:

  • lo posso fare,
  • se mi impegno ci riesco,
  • pianifico queste azioni e raggiungerò quel risultato,
  • ho le capacità per riuscirci,
  • ho il tempo per agire,
  • ho i mezzi per fare,
  • i miei desideri sono i miei progetti.

Già, i tuoi desideri sono progetti. Lungi dall’essere fantasie irreali e irrealizzabili sono progetti che possono avere concretezza e diventare realtà. Potenzia le tue convinzioni e riuscirai a vivere con serenità e felicità. Diventerai artefice della tua vita.

 

Vuoi trasformare le tue convinzioni limitanti in convinzioni potenzianti? Continua a seguirmi!

 

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