Impara a lavorare in un team!
In ambito lavorativo e non solo, molto spesso, ci troviamo a dover svolgere mansioni, ad assegnare dei compiti o più semplicemente ad aver bisogno di un qualcosa da un qualcuno (magari una semplice informazione senza la quale, però, non riusciamo a proseguire il nostro lavoro o più semplicemente raggiungere il nostro obiettivo)!
Veniamo a trovarci, in altri termini, all’interno di un team, preordinato o naturale che sia.
In quest’ultimo caso, alcune volte, senza neanche rendercene conto, noi tutti finiamo spesso in una squadra, in un gruppo, da cui, in un certo qual modo, possiamo dipendere per il raggiungimento di un nostro obiettivo.
Non so se qualcuno di voi ha presente il gioco che si faceva da bambini, chiamato “palla bollente”.
Per chi non lo sapesse, il gioco consiste nel mettersi in cerchio e passare la palla nel minor tempo possibile ad uno degli altri componenti del cerchio, il tutto ipotizzando che tale palla sia rovente e che quindi la velocità del passaggio è fondamentale per non scottarsi.
Se è la prima volta che vieni a conoscenza di questo meccanismo, tienilo bene a mente, così da comprendere meglio il proseguimento di questo articolo ed il messaggio che voglio trasmetterti.
Anzitutto, devi imparare subito a riconoscere il team in cui ti trovi. Spesso, come ti accennavo, puoi non renderti conto che si è creata una squadra (seppur magari, di breve durata e con uno scopo specifico) che rappresenta quel cerchio, e quindi i partecipanti al gioco.
Tu hai un compito: vuoi portare a termine un obiettivo che ti porta a sviscerare diversi passaggi.
Ed è qui che inizia il gioco!!!
Ti puoi “bloccare” per 2 motivi:
1. Perché non ti arriva la palla;
2. Sei lì a capire come passarla… pensi e ripensi, te la rigiri sul piede (rischiando e perdendo tempo) con il timore che chi sta al centro te la possa intercettare;
Non sai, quindi, come arrivare al passaggio successivo.
Ricorda le regole del gioco: se tieni per troppo tempo la palla in mano, ti brucerai!
Quindi, passala subito alla persona di riferimento e se il compagno di squadra non riesce a passarla velocemente aiutalo, sollecitandogliela continuamente.
Allo stesso modo, nel raggiungere il tuo obiettivo, non cercare, da solo ed in tutti i modi, di riuscire nell’intento impiegando il doppio (se non il triplo) del tempo, pensando a cosa fare e come farlo!
Ricorda che qualcuno all’interno del gruppo possiede ciò di cui hai bisogno, quindi aspetta che questo qualcosa ti arrivi e se il tempo passa… fatti vivo tu!
Da partecipante attivo del cerchio che fino ad ora sei stato, ricordati dunque di esserlo anche passivamente: qualcuno ti passerà la palla. Se la ricevi, significa che le tue nozioni e competenze sono utili al risolvimento di un passaggio ma, dal momento in cui non lo sono più, passa immediatamente la palla a qualcun altro, senza alcun indugio!
Detto questo, il non passare subito la palla è un’enorme perdita di tempo non solo per il singolo membro, ma anche per l’intera struttura!
Per quanto mi riguarda, ho un particolare concetto di tempo, come esplicato nel mio libro “I soldi ti rendono libero – Giuseppe Gallo” . Partendo da un concetto base, indiscutibile ed inalienabile, il tempo non è infinito e questo lo rende prezioso. Potete investire, spendere o sprecare il vostro tempo. Logicamente, si dovrebbe cercare di abbassare il livello del tempo sprecato, meglio ancora sarebbe riuscire ad azzerarlo.
Nella vita come nel lavoro, il tempo è tutto.
Con il concetto del passaggio della palla, potrete sicuramente risparmiarlo e di conseguenza ottenere i risultati in un tempo minore. Così, il tempo sarà solo guadagnato!